“Come ci si può liberare dai propri pensieri”: consigli d’oro dello psicologo

Liberarsi dai pensieri non è semplice per tutti, a volte si vive male per questo, asoltare i consigli di uno psicologo può essere utile.

Ognuno di noi può avere un carattere diverso da quello degli altri, per questo a volte può essere difficile riuscire a immedesimarsi nelle loro sensazioni. Emblematico è il caso di chi sembra sempre immerso nei suoi pensieri e può non riuscire a distrarsi, anche solo fare una conversazione su un altro argomento può diventare proibitivo. Tanti agiscono proprio all’opposto, non comprendono come sia possibile continuare a concentrarsi su una cosa quando non funziona, soprattutto se si ha la consapevolezza di non poter cambiare le cose, almeno nel breve periodo.

donna con pensieri
Mettere da parte i pensieri non è sempre semplice – Centroprociv.it

In realtà, sarebbe importante imparare a poterlo fare, questo può consentire di stare meglio e sentirsi più leggeri, non a caso chi ha una preoccupazione su un problema che non si sta risolvendo finisce anche per perdere il sonno. Quella che per alcuni può sembrare un’impresa in realtà non lo è, basta ascoltare i consigli di un noto psicologico, che ha scelto di aiutare i suoi pazienti e non solo a gestire una situazione davvero diffusa.

Basta avere troppi pensieri: ecco come fare e stare meglio

Riflettere su quello che sta accadendo nella nostra vita può essere naturale, sia in positivo sia in negatvo, anche se è soprattutto quando si nota che qualcosa non sta andando come si vorrebbe che si tende a rimuginare continuamente. Liberarsi dai pensieri può però rivelarsi per alcuni quasi un’utopia se si ha una mente che è portata a prevedere quello che sta per accadere, così da non farsi trovare impreparata e provare a gestire al meglio le reazioni.

Si tratta di un’azione che è comunque naturale, volta a percepire dove debbano essere destinate le energie in un determinato momento. A più riprese il cervello agisce facendo previsioni su cosa è giusto è cosa è sbagliato, cosa si dovrebbe e non dovrebbe fare, anche se non è detto si prenda sempre la scelta giusta. Paradossalmente, infatti, in alcune occasioni i pensieri possono aumentare perché si è pentiti in merito a una scelta fatta e i problemi possono essere aumentati.

dottore cervello
Non tutti riescono a tenere sotto controllo il cervello – Centroprociv.it

La psicologia ha definito questo modo di fare come “ruminazione”, in riferimento a quello che fanno gli animali ruminanti, che continuano a ruminare il cibo che hanno appena mangiato. Analogamente, ognuno di noi tende a pensare in continuazione alle cose del passato non accettando come sono andate le cose, nel timore di non riuscire a risolvere un problema. A questo si può affiancare il “rimuginio”, ovvero il pensare continuamente al futuro, nella speranza che questo possa permettere di camarsi se si ha il timore che le cose non vadano come si vorrebbe.

Questo modo di agire è frutto di una considerazione comune, quella secondo cui per imparare dal passato si debba continuare a ricordarselo, altrimenti c’è il rischio concreto che quell’errore possa essere ripetuto (è il caso di chi ha fatto qualcosa di male con il fidanzato/a). Concentrarsi sul futuro invece potrebbe permettere di comportarsi in modo adeguato quando arriverà un evento e non farsi trovare impreparati. Le ultime ricerche della psicologia hanno però smontato questa teoria, è bene che chi ha pensieri costanti nel corso della giornata lo sappia, anche se spesso questi sono spontanei e non si sa da dove partano.

Non si dovrebbe comunque cercare di smettere di pensare, quella nn può essere la soluzione. Come indicato dallo pscologo e psicoterapeuta Gennaro Romagnoli, ognuno di noi dovrebbe semplicemente imparare ad avere un altro rapporto con il proprio pensiero. E’ bene innanzitutto chiedersi cosa accadrebbe se si smettesse di pensare a qualcosa che si ritiene importante. Chi lo fa teme di perdere il controllo su una questione, ma la realtà è ben diversa. Il modo migliore per risolvere una colpa del passato non è ripensarci, ma assumersi la responsabilità e cercare di farvi fronte, in modo tale da fare tesoro di quell’esperienza. Molto meglio fare un’azione concreta per rimediare, piuttosto che continuare a pensare a quello che ormai fa parte del passato. Si dovrebbe imparare a guardare tutto con più distacco e a considerare che quelle previsioni sono solo tali, non quello che realmente accadrà.

Già dire “ci penso dopo” potrebbe essere un ottimo passo in avanti per migliorare. Quando ci si sente smarriti ci si dovrebbe chiedere sempre: “Cosa è davvero importante per me in questo contesto?“. Anche se può sembrare impossibile non tutti si rendono conto di essere prigionieri dei propri pensieri, meditare può rappresentare davvero un aiuto non da poco.

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